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Villasimius domus de janas

La presenza nel territorio di Villasimius di tombe dei giganti, Domus de Janas, nuraghi e resti fenicio-punici testimonia l’origine antichissima del luogo e la presenza umana in diversi siti della costa sarda e dell’entroterra fin dal Neolitico. Villasimius è luogo ideale per una vacanza in Sardegna alla scoperta della storia più antica e punto di partenza per numerose escursioni archeologiche.

Particolarmente suggestive e misteriose, affacciate sul mare, sono le Domus de Janas di Villasimius nei pressi della Spiaggia del Riso, poco distanti dal porticciolo. Il loro nome, in dialetto sardo significa casa delle fate, ma sono in realtà delle tombe scavate nella roccia, eterne dimore di uomini pre nuragici, nuragici e fenici.

Un tempo costituiva una vera e propria necropoli, della quale è sopravvissuta intatta un’unica tomba ancora oggi visitabile. Appare molto simile a com'era quella originale, dotata all'esterno di un’apertura quadrangolare scavata in un massiccio granito e con un ambiente che introduce direttamente alla camera sepolcrale. All'esterno due massi fungono da corridoio d’accesso alla tomba. Gli archeologi collocano la sua costruzione durante la Cultura di Otzieri, nel periodo storico che va dal 3500 al 2700 a.C. Probabilmente esisteva anche un corridoio dolmenico d’accesso (oggi andato perduto), costruito successivamente rispetto allo scavo del monumento dalla cultura di Abealzu – Filigosa, di cui abbiamo tracce tra il 2700 e il 2400 a.C.

Altre Domus de Janas a Villasimius si trovano nel villaggio turistico di Monte Nai (Castiadas). Nella stessa zona, verso l’interno, ci sono i 53 menhir di Cuili Piras, in allineamenti rettilinei o curvilinei, datati al 3000 A.C., con una chiara funzione di osservatorio astronomico. Altri allineamenti di menhir si trovano nei vicini siti di Pranu is Scalas e Piscina Rei. Nella zona si trovano anche vari protonuraghi a corridoio affini all’archeologia della cultura torreana della Corsica.

In località Campus si trovano i resti di una tomba dei giganti, l’antica sepoltura nuragica caratterizzata da un’esedra e da una pietra piatta centrale spesso di grandi dimensioni e di una camera a corridoio. 
Numerosi sono i resti di nuraghi che ancora oggi testimoniano la cultura nuragica che caratterizzò la Sardegna tra il 1600 ed il 535 a.C.: il nuraghe in località Campus e nel resto del territorio, in una immaginaria linea dietro la costa, i nuraghi Cuccureddus, Campulongu, Is Traias, Manunzas e Baccu’e Gattus.

Nell’area della spiaggia di Is Traias, poco distante dalla Spiaggia Simius, la più nota e centrale di tutta Villasimius,  è presente la necropoli di Accu con circa trenta tombe, alcune delle quali ancora intatte, dalle quali sono stati recuperati corredi funerari sorprendentemente completi e integri e diverse tipologie di sepolture: in urna, ad inumazione in fossa e ad enkytrismos.

Sempre di epoca romana, nelle vicinanze di Cuccureddus si trova l’area archeologica delle terme di Santa Maria, vicino all'omonima chiesetta campestre, poco prima del bivio per Campulongu. Di queste terme resta l’ambiente del calidarium risalente circa al I sec. d.C. ed alcuni resti di pavimento e di materiali di costruzione. 

Testimonianze del ricco patrimonio archeologico del Sarrabus si può avere visitando il Museo Archeologico di Villasimius. Qui, oltre ai reperti rinvenuti nei siti del territorio, si possono ammirare molti interessanti reperti di archeologia subacquea recuperati da numerosi relitti rinvenuti nella zona di Capo Carbonara che vanno dal III sec. a.C. fino all'epoca bizantina. Vieni a Villasimius per un soggiorno, breve o lungo, in villa sul mare con tutti i comfort che ti servono, per fare una vacanza di relax in Sardegna.